Originari della Mesopotamia e amati dai Romani per le loro benefiche proprietà curative, costituiscono uno degli alimenti caratteristici della dieta mediterranea.
L'asparago può essere bianco, verde, violetta e selvatico, per un complesso di più di 200 varietà.
Il bianco ha sapore delicato; il violetto è più rustico e un po' amaro; il verde ha un gusto dolciastro e marcato; il selvatico (o di campo) è quello dall'aroma più intenso.
Le qualità italiane più conosciute sono: il Bianco di Bassano del Grappa, l'asparago di Cesena, il Napoletano.
Da ricordare: i "bruscandoli", asparagi sottili, selvatici e assai saporiti (ideali per minestre e frittate), si trovano nel mese di maggio, un po' ovunque, nei campi e nei boschi.
Per capire se gli asparagi sono freschi controllate che le punte siano diritte, chiuse, senza ammaccature e che spezzandole vengano via di netto, scrocchiando; i gambi, invece, devono essere lucidi e duri, di spessore omogeneo.
Fonte: Salute, maggio 2012
In collaborazione con INRAN (Istituto Nazionale per gli Alimenti e la Nutrizione)
L'asparago può essere bianco, verde, violetta e selvatico, per un complesso di più di 200 varietà.
Il bianco ha sapore delicato; il violetto è più rustico e un po' amaro; il verde ha un gusto dolciastro e marcato; il selvatico (o di campo) è quello dall'aroma più intenso.
Le qualità italiane più conosciute sono: il Bianco di Bassano del Grappa, l'asparago di Cesena, il Napoletano.
Da ricordare: i "bruscandoli", asparagi sottili, selvatici e assai saporiti (ideali per minestre e frittate), si trovano nel mese di maggio, un po' ovunque, nei campi e nei boschi.
Per capire se gli asparagi sono freschi controllate che le punte siano diritte, chiuse, senza ammaccature e che spezzandole vengano via di netto, scrocchiando; i gambi, invece, devono essere lucidi e duri, di spessore omogeneo.
Fonte: Salute, maggio 2012
In collaborazione con INRAN (Istituto Nazionale per gli Alimenti e la Nutrizione)
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