La frittata fa bene, parla la nutrizionista Annarosa Pretaroli

E' soffice, gustosa e rapida da preparare: si parte da un paio di uova sbattute e, con l'aggiunta di pochi ingredienti, si ottengono mille sapori.

Semplice, aromatizzata con erbe tritate, costituisce un secondo gradito a tutti; mentre con l'aggiunta di pasta o di riso, diventa un piatto unico, cui abbinare solo una bella insalata.

Un panino integrale con una frittata e qualche foglia di lattuga o qualche fettina di pomodoro è semplice da preparare e utile da portare da casa al lavoro, per la pausa pranzo: sazia senza appesantire e, questione importante, è economica.

L'uovo, ingrediente base della frittata, è ricco di proteine di qualità superiore a quelle della carne e del latte, presenti sia nel tuorlo sia nell'albume e utili per la crescita e per la riparazione dei tessuti.

Contiene ferro facilmente utilizzabile dall'organismo e la vitamina B12 che, in associazione, prevengono l'anemia.

Inoltre, fornisce calcio.

La presenza di vitamina A, necessaria per la protezione di pelle e occhi, determina il colore caratteristico del tuorlo, dal giallo all'arancio.

Per avere una buona frittata, bastano 2 uova e 1 cucchiaio da tavola di olio, cioè 10 grammi; arriviamo così a circa 200 kilocalorie.

Ma possiamo sfruttare la versatalità della preparazione incorporando alla miscela ortaggi tagliati in piccoli pezzi; aumenta così il volume del piatto e il senso di sazietà, aggiungendo soltanto 20 - 30 kilocalorie.

Zucchine, cipolle, carote, peperoni, carciofi, spinaci o erbette, secondo le stagioni: con le verdure si assumono ulteriori vitamine e fibre, che, oltre a fare bene all'intestino, limitano l'assorbimento del colesterolo contenuto nelle uova.

La frittata con le verdure oppure con pasta o riso, ottimo riutilizzo di avanzi, è un piatto tipico della cucina mediterranea.

Di altra cultura è l'omelette con prosciutto e formaggio: buona, ma da consumare di rado; l'associazione di uova con altri alimenti di origine animale aumenta la concentrazione e l'assorbimento del colesterolo, oltre a incrementare le calorie.

Consigliabile per tutti, la frittata è invece controindicata per chi soffre di calcoli al fegato o alla colecisti.

Articolo della dottoressa nutrizionista Annarosa Pretaroli
Fonte: Di Più
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