Gelatina in fogli: occhio all'etichetta

E' la più diffusa in commercio, più comune di quella in polvere; un foglio pesa dai 2 ai 5 g ma ha un potere gelificante standard, cioè gelifica allo stesso modo la stessa quantità di acqua.

La gelatina viene anche chiamata 'colla di pesce' perché in passato veniva estratta da pelle, squame e vescica natatoria dei pesci.

Oggi, invece, è per circa l'80% di origina suina (cotenna di maiale), per il 10% di derivazione bovina e per il resto si estrae da ossa suine o bovine o pesce.

Esiste anche la gelatina vegetale, come la pectina estratta dalla frutta e l'agar agar dalle alghe.

La gelatina in fogli si usa sia per preparazioni dolci sia per piatti salati.

Non usare con: alcuni frutti freschi (kiwi, ananas, mango e papaia), contengono enzimi che rompono la gelatina; vanno prima scottati.

Ingredienti: non è obbligatorio indicare l'origine animale o vegetale, ma molti produttori specificano gli ingredienti (per esempio di origine suina); la gelatina è priva di conservanti e altri additivi e non provoca allergie comuni.

Modalità d'uso: la gelatina va ammollata in acqua e si può usare a freddo, aggiunta agli altri ingredienti, oppure sciolta a caldo in liquido.

Dose: viene indicata la quantità di gelatina che si può preparare con il contenuto della confezione (per esempio per 500 g di gelatina).

Fonte: Cucina Moderna, gennaio 2015
La redazione di Alimentazione & Cucina Naturale consiglia: Polvere Agar-Agar

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