La cannella

Deve il nome italiano alla sua forma finale: la corteccia di un albero, il Cinnamomum zeylanicum, viene, infatti, arrotolata, fatta essiccare e tagliata a pezzi (stecche) che ricordano piccole canne.

Due sono le varietà: la regina, pregiata e friabile, color marrone chiaro e aroma penetrante ma delicato e la cinese, di colore bruno, con profumo più forte e consistenza poco friabile, di qualità inferiore.

La cannella si trova anche in polvere: le stecche si conservano in barattoli di vetro ben chiusi, lontani da fonti di calore e luce, come anche la polvere, sebbene quest'ultima con il tempo perda molte delle sue caratteristiche.

Il luogo d'origine è l'isola di Ceylon (oggi Sri-Lanka), la si produce anche in Madagascar, in Malaysia, Antille, Vietnam, Sumatra e Indonesia.

Ma, quella dello Sri-Lanka è più dolce.

Ottima nei dolci, in particolare di mele, frutta, cioccolato, è sorprendente nei chutney di frutta e, come nella cucina orientale e creola, abbinata a piatti di carne, affumicata e non.

La si usa anche per aromatizzare il tè.

Fonte: In Tavola, novembre 2013
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