Rotonda, ovale, a forma di piccola pera: la nespola del Giappone, frutto dell'Eriobotrya japonica, ha aspetto leggermente diverso, secondo le varietà.
Buccia liscia giallo-arancio e polpa più o meno consistente e succosa, si mostra con tonalità cangianti dall'arancione al bianco.
I grossi noccioli interni (da uno a cinque), se interrati e irrigati con cura, danno origine a una bella pianta con foglie lanceolate, lucide sopra, pelose e color argento sul lato inferiore (un sempreverde resistente, usato, soprattutto, come pianta ornamentale).
La nespola del Giappone si forma già nel periodo invernale, matura sulla pianta in primavera inoltrata ed è subito pronta al consumo.
La maggior parte delle nespole, oggi in commercio, proviene dalla Spagna, in particolare dalla zona di Callosa d'En Sarrià.
Tra i territori dell'Italia meridionale dediti alla coltivazione di questo frutto, c'è la Sicilia (con l'area di Trabia, Ciaculli e Croceverde Giardina).
La nespola racchiude in sé nutrienti specifici per affrontare al meglio la bella stagione; di consistenza morbida e succosa, è costituita per oltre l'85% di acqua, ed è fresca, dissetante e diuretica.
Con un apporto calorico di sole 28 kcal per 100 g di prodotto: amica della linea.
Grazie a una discreta quantità di fibra, soprattutto pectina, è inoltre, utile a riequilibrare l'apparato gastrointestinale.
Non è tutto.
La nespola è alleata della pelle e delle prime abbronzature, fornendo alti quantitativi di vitamina A e antiossidanti.
Interessante, poi, il contenuto di acido folico e altre vitamine del gruppo B.
Tra i sali minerali utili a reintegrare l'organismo quando il caldo inizia a farsi sentire, è da segnare, innanzitutto, il potassio, oltre a piccole quantità di ferro, calcio e fosforo.
Al momento dell'acquisto, si scelgano gli esemplari dal profumo più dolce e fruttato, di consistenza non troppo compatta e dalla buccia integra colore giallo-arancio (da evitare i frutti verdi, non ancora maturi, privi delle caratteristiche macchioline scure).
La conservazione più adatta è in frigo, per alcuni giorni, se consumate entro breve, si possono tenere a temperatura ambiente, utilizzando un contenitore areato e avendo cura di non sovrapporle per evitare ammaccature.
Sintesi dell'articolo di Rita Spangaro
Fonte: News, maggio 2012
Buccia liscia giallo-arancio e polpa più o meno consistente e succosa, si mostra con tonalità cangianti dall'arancione al bianco.
I grossi noccioli interni (da uno a cinque), se interrati e irrigati con cura, danno origine a una bella pianta con foglie lanceolate, lucide sopra, pelose e color argento sul lato inferiore (un sempreverde resistente, usato, soprattutto, come pianta ornamentale).
La nespola del Giappone si forma già nel periodo invernale, matura sulla pianta in primavera inoltrata ed è subito pronta al consumo.
La maggior parte delle nespole, oggi in commercio, proviene dalla Spagna, in particolare dalla zona di Callosa d'En Sarrià.
Tra i territori dell'Italia meridionale dediti alla coltivazione di questo frutto, c'è la Sicilia (con l'area di Trabia, Ciaculli e Croceverde Giardina).
La nespola racchiude in sé nutrienti specifici per affrontare al meglio la bella stagione; di consistenza morbida e succosa, è costituita per oltre l'85% di acqua, ed è fresca, dissetante e diuretica.
Con un apporto calorico di sole 28 kcal per 100 g di prodotto: amica della linea.
Grazie a una discreta quantità di fibra, soprattutto pectina, è inoltre, utile a riequilibrare l'apparato gastrointestinale.
Non è tutto.
La nespola è alleata della pelle e delle prime abbronzature, fornendo alti quantitativi di vitamina A e antiossidanti.
Interessante, poi, il contenuto di acido folico e altre vitamine del gruppo B.
Tra i sali minerali utili a reintegrare l'organismo quando il caldo inizia a farsi sentire, è da segnare, innanzitutto, il potassio, oltre a piccole quantità di ferro, calcio e fosforo.
Al momento dell'acquisto, si scelgano gli esemplari dal profumo più dolce e fruttato, di consistenza non troppo compatta e dalla buccia integra colore giallo-arancio (da evitare i frutti verdi, non ancora maturi, privi delle caratteristiche macchioline scure).
La conservazione più adatta è in frigo, per alcuni giorni, se consumate entro breve, si possono tenere a temperatura ambiente, utilizzando un contenitore areato e avendo cura di non sovrapporle per evitare ammaccature.
Sintesi dell'articolo di Rita Spangaro
Fonte: News, maggio 2012
Commenti