Mirtilli antisettici delle vie urinarie..............

Molti pensano ai mirtilli per il loro effetto positivo a carico della vista o per alleviare i disturbi di circolazione venosa delle gambe.

Ma questi simpatici frutti di bosco contengono polifenoli (non solo flavonoidi e antocianine) che vengono facilmente assimilati a livello digestivo e quando arrivano attraverso il torrente circolatorio al fegato, si trasformano in molecole dotate di elevate proprietà curative.

Tanto che sono entrati a pieno titolo a far parte di farmaci utilizzati per la vescica e la prostata.

Sono in grado di spegnere, naturalmente, l'infiammazione e sedare la tendenza a sviluppare infezioni ripetute delle vie urinarie.

Sembra che la funzione protettiva dei mirtilli si esprima a livello epiteliale, cioè, sui tessuti di rivestimento, in particolare le mucose, che vengono protette, si potrebbe dire blindate.

Tanto che questi frutti, assieme ad altre piante medicinali e ai farmaci giusti, possono essere impiegati con successo per fermare anche le cistiti recidivanti.

Recenti studi si sono concentrati sull'azione di singole componenti di un solo alimento, ma da qui a farne una panacea ce ne passa.

Un conto affermare che un frutto faccia bene, altro chiedersi quanti chili di questa sostanza dovremmo assumere perché le molecole contenute raggiungano un potere curativo.

Per questo ci vengono incontro gli integratori; vanno ovviamente integrati in quantità compatibili con il bilancio calorico, in modo da ricavare un beneficio salutare senza eccessi.

Fonte: La Nazione, 3 maggio 2014
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