Sono simili ai carciofi, con foglie spesso spinose e nervature carnose.
Sempre alla stessa famiglia dei carciofi, quella delle compositae, appartiene il cardo, anch'esso conosciuto già al tempo dei romani.
Simile al carciofo, presenta nervature carnose e foglie spesso spinose.
Mentre del carciofo si mangia il capolino, del cardo si mangiano le foglie, la parte che è stata "imbianchita", cioè coperta dalla luce per divenire più tenera.
Il sapore del cardo è più simile a quello del sedano.
Come sceglierli
Quando acquistate i cardi fate attenzione ai gambi, che devono essere bianchi e compatti.
Non acquistate esemplari che abbiano tracce di colore verde, più duri e amari.
Quelli che tendono ad aprirsi non sono freschi.
Scegliete, quindi, piante di colore chiaro, chiuse e pesanti, prive di macchie, con costole croccanti e larghe.
Fonte: Occhio alla Spesa, marzo 2013
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