Il cavolo trunzu, è un cavolo rapa coltivato da sempre nel catanese, in particolare negli orti di Acireale e delle località vicine.
E' di piccole dimensioni, ma è riconoscibile, in particolare, perché la parte edule presenta striature violacee, comune a molti ortaggi coltivati nei terreni lavici dell'Etna.
Come tutte le crucifere o brassicacee (cavoli, ravanelli, broccoletti.....), contiene molti minerali e vitamine; la ricerca medica attribuisce a questi ortaggi anche una forte azione detossificante, per prevenire l'insorgere di forme tumorali.
Il cavolo trunzu è molto apprezzato nella cucina catanese: si consuma crudo, in insalata, saltato con la pasta, oppure, in una variante della pasta con le sarde.
Sono buone anche le foglie.
Si vende singolarmente o a mazzetti, ben avvolto nelle lunghe foglie che ne preservano la freschezza.
Articolo di Francesca Baldereschi
Fonte: Nuovo Consumo, dicembre 2012
E' di piccole dimensioni, ma è riconoscibile, in particolare, perché la parte edule presenta striature violacee, comune a molti ortaggi coltivati nei terreni lavici dell'Etna.
Come tutte le crucifere o brassicacee (cavoli, ravanelli, broccoletti.....), contiene molti minerali e vitamine; la ricerca medica attribuisce a questi ortaggi anche una forte azione detossificante, per prevenire l'insorgere di forme tumorali.
Il cavolo trunzu è molto apprezzato nella cucina catanese: si consuma crudo, in insalata, saltato con la pasta, oppure, in una variante della pasta con le sarde.
Sono buone anche le foglie.
Si vende singolarmente o a mazzetti, ben avvolto nelle lunghe foglie che ne preservano la freschezza.
Articolo di Francesca Baldereschi
Fonte: Nuovo Consumo, dicembre 2012
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