Oggi parliamo di: Asparagi

Gli asparagi sono un ortaggio molto importante nella nostra alimentazione, perché ricco di proprietà nutritive benefiche per il nostro organismo.

In generale le caratteristiche di questa verdura sono tutte positive: gli asparagi, infatti, sono ricchi di clorofilla (un antiossidante fantastico per il nostro fisico), di proteine, di zuccheri, di provitamina A, di quasi tutte le vitamine B, di fosforo, di magnesio, di rame, di zinco e, soprattutto, di potassio (fondamentale per il cuore).
Comunque, la parola chiave quando si parla di questo ortaggio é "diuretico"; infatti, il suo elevato apporto di acidi urici fa sì che sia un naturale drenante renale.

Per questo è adattissimo per chi soffre di ritenzione di liquidi, di ipertensione arteriosa e malattie cardio-circolatorie.
Naturalmente, rovescio della medaglia, per questa azione diuretica, l'asparago non è consigliato a chi soffre di cistiti, di processi infiammatori a carico dell'apparato renale e vescica.

L'odore caratteristico che ha l'urina dopo che si sono mangiati asparagi è dovuto alla presenza di asparagina e composti contenenti zolfo e metil-mercaptano; l'asparagina è derivata dall'acido aspartico; questo e l'asparagina sono due aminoacidi che abbondano negli asparagi.
Le particolarità di entrambi è di entrare nella catena di reazioni biochimiche che producono energia nella cellula; questa loro azione, aiutata anche dall'acido aspartico, dalla fenilalanina e dalla valina, ha un ruolo tutto primaverile nell'aiutare l'organismo a scuotersi dal letargo invernale, fornendogli l'energia necessaria al cambio di stagione.

L'argina ha poi un'utilità particolare per i maschi, perchè partecipa alla spermatogenesi e una sua carenza può contribuire a una minor fertilità.
Gli asparagi, inoltre, hanno una buona azione anti-età: contengono betacarotene e tocoferoli, entrambi ottimi antiossidanti attivi contro i radicali liberi.

Infine, contenendo dosi (seppur minime) di acido salicilico, possono aiutare a limitare i dolori e a prevenire gli incidenti cardiovascolari.


Fonte: Professor Giorgio Calabrese - Nutrizionista


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